«Si organizzi uno screening di massa per l’intera popolazione di Laurenzana». Il comunicato del gruppo consiliare "Riflettiamo Insieme"
10-04-2021 13:37 - notizie 2021
LAURENZANA - «Si organizzi uno screening di massa per l’intera popolazione di Laurenzana». Il comunicato del gruppo consiliare "Riflettiamo Insieme".
«Alla luce degli ultimi accadimenti che hanno caratterizzato la nostra comunità, riteniamo opportuno che si organizzi uno screening di massa per l’intera popolazione.
"Combattere questo mostro non è una vergogna. Come non lo è rimanerne contagiati...".
In questo difficile momento socio-sanitario, non solo per la nostra piccola comunità, è fondamentale l’attività di prevenzione anche al fine di circoscrivere eventuali focolai. Già mesi addietro, con mozione del 29 ottobre 2020, poi ciclicamente riproposta, abbiamo sottolineato l’importanza di uno screening serio soprattutto tra i ragazzi in età scolare, in quanto, proprio perché provenienti da nuclei familiari diversi, ben potevano fungere da “termometro” della situazione per l’intera comunità laurenzanese.
Dopo un primo momento in cui la nostra proposta è stata, come spesso capita, osteggiata solo perché proveniente dall’altro lato della barricata (come bene si può evincere dai video dei consigli comunali, quando ancora venivano pubblicati e non censurati…), il gruppo di maggioranza ha avuto un ravvedimento.
Infatti il giorno 7 aprile 2021, in occasione della riapertura delle scuole, l’amministrazione comunale ha organizzato uno screening degli studenti dei plessi scolastici ubicati sul territorio di Laurenzana ma purtroppo, anche in questa circostanza ha ignorato, per l’ennesima volta, i cosiddetti pendolari.
Come ben si comprende l’iniziativa è stata portata avanti in modo che, per essere buoni, potremmo definire alquanto fantasiosa. I tamponi sono stati somministrati ai nostri ragazzi come una sorta di driving school (scuola guida - sanitaria, ovvero dopo che gli stessi erano già entrati in classe, e in alcuni casi, addirittura dopo due ore di lezione!).
Così quella che doveva essere un’occasione per prendere le dovute precauzioni, si è trasformata in occasione di incontro conviviale con il virus e quindi di possibile diffusione del contagio! A questo punto alcune domande ci sembrano legittime. È mai possibile che lo screening non potesse essere organizzato prima della riapertura delle scuole come fatto nella stragrande maggioranza degli altri comuni? Ed è ammissibile che si organizzi un’attività così delicata solo dopo che i ragazzi erano già seduti da qualche ora nei loro banchi? Noi riteniamo di no.
Si assiste ancora una volta al trionfo della superficialità, del raffazzonamento e dell’inadeguatezza. In questo difficile momento, abbiamo sempre offerto la nostra disinteressata collaborazione, ma la nostra collaborazione non significa restare in silenzio dinanzi ad ogni nefandezza. Tutto questo non possiamo e non dobbiamo farlo nel rispetto del nostro ruolo e dei laurenzanesi. Quello che è accaduto è di una gravità inaudita ed i fatti lo dimostrano. Ancora una volta si è sacrificata la salute dei cittadini all’altare del narcisismo e dell’eccessivo ed esasperato protagonismo.
Finalmente dopo un errore così grossolano si è deciso di effettuare i prossimi screening nella palestra della scuola. A tal proposito, data l’evolversi della situazione, pretendiamo che lo screening venga esteso all’intera popolazione di Laurenzana.
Il nostro augurio è che le sospette positività riscontrate possano dissolversi e non essere confermate. In ogni caso saremo sempre a disposizione dei cittadini che si trovano a combattere contro questo maledetto mostro.
Combattere questo mostro non è una colpa come non lo è rimanerne contagiati. Non è una vergogna! E non sono untori! Per questo bisogna aiutare ed assistere chi in questo momento ha bisogno anche di una minima attenzione, che spesso è stata negata da chi di dovere!
Pertanto, rinnoviamo ancora la nostra totale disponibilità. Lo screening dell’intera popolazione non è più procrastinabile. Dimostriamo di essere vera comunità almeno in questo difficile momento… non solo a parole!».