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Accoglienza migranti, il sindaco di Laurenzana Michele Ungaro chiede spiegazioni al vice prefetto di Potenza. «Presentati progetti privati e pronto ad ordinanza di sgombero se struttura non a norma»

20-08-2017 19:39 - notizie 2017
LAURENZANA - All´inizio di luglio non aveva preso parte all´incontro tra il prefetto di Potenza ed i sindaci della provincia per discutere sulla questione dei migranti e sulla loro accoglienza nei comuni lucani. A distanza di oltre un mese, il sindaco di Laurenzana, Michele Ungaro, ha rotto ogni indugio sulla vicenda, durante l´ultima seduta del Consiglio comunale di Calvello, alla presenza della vice prefetto vicaria di Potenza, Maria Rita Cocciufa. A Laurenzana, da diverso tempo, non si parla d´altro: la questione migranti è al centro di forti discussioni in paese. Inoltre, qualche settimana fa, un comitato di cittadini ha promosso anche una petizione popolare. Nel corso del Consiglio comunale di Calvello, Michele Ungaro è intervenuto, ponendo vari interrogativi alla vice prefetto Cocciufa. In primis ha evidenziato che la problematica legata al possibile arrivo di migranti è diffusa anche a Laurenzana. Poi ha parlato di progetti privati circa l´accoglienza dei richiedenti asilo e di una raccolta firme in paese, come è avvenuto a Calvello. «I bandi relativi all´apertura dei centri di accoglienza vengono redatti e pubblicati dalla prefettura - ha spiegato Ungaro - e noi sindaci siamo obbligati per legge a controllare soltanto che le strutture interessate siano agibili. Voglio capire - rivolgendosi alla vice prefetto Cocciufa - se abbiamo potere di dare diniego a chi vuole fare speculazione sulla pelle dei migranti. Il mio obiettivo è quello di tutelare la comunità». «Anche a Laurenzana sono stati avanzati dei progetti privati per l´accoglienza dei migranti - ha proseguito il sindaco - e sono pronto ad emettere un´ordinanza di sgombero in assenza dei certificati di agibilità. Se la struttura risultasse a norma - ha aggiunto il primo cittadino di Laurenzana - noi sindaci cosa possiamo fare?». In un vivace confronto con la vice prefetto, Maria Rita Cocciufa, il sindaco Ungaro ha detto di sentirsi «bypassato». Non si è fatta attendere la replica piccata della vice prefetto: «ha mai sentito parlare di collaborazione tra i diversi livelli di governo sul territorio? Non mi sembra logico - ha puntualizzato - che un comune di millesettecento abitanti abbia un problema per dieci migranti. Se noi gliene mandassimo cinquanta, lei avrà tutte le ragioni di questo mondo». Sempre rivolgendosi al sindaco di Laurenzana, la vice prefetto Cocciufa ha affermato: «le statistiche sugli atti di criminalità commessi da queste persone sono veramente ridicole. Comunque c´è un obbligo da parte nostra di un´attività di controllo, che esercitiamo sul territorio con le forze di polizia». Il sindaco di Laurenzana, Michele Ungaro, ha, poi, chiesto alla vice prefetto quanti migranti potrebbe ospitare una struttura di accoglienza in un piccolo paese. La risposta di Cocciufa è stata di dieci persone al massimo. Pronta la replica di Ungaro: «Ne è sicura? Se una cooperativa risponde al bando per ospitare trenta richiedenti asilo, cosa si fa in quel caso?». Cocciufa è stata chiara, precisando: «al suo comune spettano dieci migranti e, solo con il suo consenso, potrebbe essere ospitato un numero maggiore di richiedenti asilo». Leggendo il bando rivolto a soggetti privati e pubblicato dalla prefettura di Potenza, si evince che i comuni con una popolazione compresa tra i mille ed i tremila abitanti, potrebbero ospitare fino a trentacinque richiedenti asilo. Viene, però, precisato che «l´idoneità delle strutture verrà valutata anche in ordine all´impatto socio-economico sul territorio e di ordine e sicurezza pubblica, sentita a riguardo l´amministrazione comunale competente». (Donato Pavese)

- ARTICOLO "IL QUOTIDIANO" -

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