Allarme grano: semine e ricavi in calo anche in Basilicata. Si punta alla pasta "made in Italy"
19-02-2017 19:55 - notizie val camastra e basilicata 2017
"ANCHE in Basilicata il taglio dei prezzi pagati agli agricoltori sotto i costi di produzione ha provocato un netto calo delle semine di grano. In Italia il crollo è del 7,3% per un totale di centomila ettari coltivati in meno che peseranno sulla produzione di vera pasta italiana nel 2017, oltre che sull´ambiente, sull´economia e sul lavoro delle aree interne del Paese".
A lanciare l´allarme è Coldiretti Basilicata che chiede di accelerare urgentemente il percorso per arrivare all´etichetta d´origine della pasta per evitare la chiusura delle aziende, ma anche il rischio di abbandono e desertificazione di una fetta consistente del territorio nazionale. "La situazione per la coltura piu´ diffusa in Italia è difficile - sottolinea la Coldiretti - sull´intero territorio nazionale con la riduzione delle semine che varia dal -11,6 % nel Nord-Est al -5,4% nel Centro mentre nel Sud e Isole si registra un -7,4% che desta molta preoccupazione se si considera che la coltivazione è concentrata prevalentemente nel meridione dove Puglia e Sicilia rappresentano da sole quasi la metà della produzione nazionale.
Una situazione drammatica determinata dal crollo dei prezzi pagati agli agricoltori che nella campagna 2016 sono praticamente dimezzati per effetto delle speculazioni e della concorrenza sleale del grano importato dall´estero e poi utilizzato per fare pasta venduta come italiana".
"E´ necessario accelerare sul percorso di ratifica ed entrata in vigore dell´etichettatura di origine obbligatoria per il grano usato per produrre la pasta", ha affermato il presidente di Coldiretti Basilicata, Piergiorgio Quarto.
A lanciare l´allarme è Coldiretti Basilicata che chiede di accelerare urgentemente il percorso per arrivare all´etichetta d´origine della pasta per evitare la chiusura delle aziende, ma anche il rischio di abbandono e desertificazione di una fetta consistente del territorio nazionale. "La situazione per la coltura piu´ diffusa in Italia è difficile - sottolinea la Coldiretti - sull´intero territorio nazionale con la riduzione delle semine che varia dal -11,6 % nel Nord-Est al -5,4% nel Centro mentre nel Sud e Isole si registra un -7,4% che desta molta preoccupazione se si considera che la coltivazione è concentrata prevalentemente nel meridione dove Puglia e Sicilia rappresentano da sole quasi la metà della produzione nazionale.
Una situazione drammatica determinata dal crollo dei prezzi pagati agli agricoltori che nella campagna 2016 sono praticamente dimezzati per effetto delle speculazioni e della concorrenza sleale del grano importato dall´estero e poi utilizzato per fare pasta venduta come italiana".
"E´ necessario accelerare sul percorso di ratifica ed entrata in vigore dell´etichettatura di origine obbligatoria per il grano usato per produrre la pasta", ha affermato il presidente di Coldiretti Basilicata, Piergiorgio Quarto.