Calcio - Anzi, è una doppietta storica. Il paese festeggia la seconda salvezza consecutiva in Promozione
04-06-2018 19:28 - notizie val camastra e basilicata 2018
ANZI - Fervono in questi giorni, ad Anzi, i preparativi per la festa religiosa di Sant´Antonio, in programma il 12 e 13 giugno. C´è grande attesa in paese, come ogni anno, per l´uscita delle "guglie", accompagnate dalla Fanfara dei Bersaglieri, ed il salto dei fuochi per i quartieri. Per l´occasione, l´associazione "I Fuochi di Sant´Antonio" ha organizzato anche il tradizionale torneo amatoriale di calcio a cinque, che si svolge ormai da tanti anni. Tra fede e tradizione, ad Anzi il calcio è sempre vivo, è sempre presente. Nelle ultime due stagioni sportive, la locale squadra di calcio ha centrato due fantastiche salvezze nel difficile campionato di Promozione. Due autentici "miracoli" sportivi compiuti da un grande gruppo, che ha saputo superare mille difficoltà. Con un budget economico risicato ed in continua "peregrinatio" nella vicina Calvello per la disputa di tutti gli incontri casalinghi, in queste ultime due stagioni l´Anzi del presidente Michele Petruzzi ha fatto vivere una bella favola ai tanti sostenitori, che hanno seguito la squadra con grande passione. Ad Anzi, purtroppo, non c´è un impianto sportivo idoneo per il campionato di Promozione e, pertanto, la squadra, da due anni, è costretta a giocare sul sintetico di Calvello. Nonostante i venti chilometri di distanza tra i due centri della Val Camastra, in tantissimi, da Anzi, hanno seguito, con grande calore, la squadra del cuore a Calvello. E la squadra ha ricambiato il grande affetto dei sostenitori con due ottime salvezze nel torneo regionale cadetto. Un traguardo storico per l´Anzi e per tutta la comunità. Mai in passato una compagine anzese aveva raggiunto il torneo di Promozione e per di più l´ha preservato per due stagioni di seguito. Durante il primo anno di permanenza nella "serie B" lucana, la salvezza è stata più sofferta del previsto. Ci sono voluti i play-out per centrarla con pieno merito. Decisivo lo spareggio di Calvello contro il Salandra, vinto per 4-1, grazie ai due timbri di Cristian Santangelo ed alle singole marcature di Salvatore Starna e Rino Petruzzi. Un capitolo a parte lo merita Salvatore Starna: bomber, anima della squadra e, per diverse stagioni, allenatore dell´Anzi. È un vero e proprio trascinatore, ed ha superato abbondantemente le cento marcature con la casacca giallorossa. Cristian Santangelo, invece, si è issato sul tetto della classifica dei marcatori anzesi nei due campionati di Promozione. Nella stagione appena conclusa, l´Anzi ha chiuso il campionato al settimo posto, ottenendo la salvezza con largo anticipo. Un risultato straordinario, grazie all´impegno di tutta la squadra e del mister Rocco Postiglione. Durante il girone d´andata, l´Anzi è stato stabilmente in zona podio, "matando", una dopo l´altra, tutte le avversarie sul campo amico. In molti speravano in qualcosa in più della salvezza (obiettivo stagionale). I play-off, però, non sono arrivati, perché la squadra ha tirato i remi in barca nel girone di ritorno. Parole di elogio vanno spese per il presidente dell´Anzi, Michele Petruzzi, artefice di questo grande progetto. Un sogno diventato realtà. Al termine della stagione, su facebook, si è espresso così lo storico capitano anzese, Donato Cutro. «Eccoci qui a commentare un soddisfacente campionato. Tra alti e bassi abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. In primis bisogna ringraziare il presidente Michele Petruzzi, artefice di questo progetto, che ormai dura da tanto tempo. Senza di lui non ci sarebbe il calcio ad Anzi. Grazie presidente! Un doveroso ringraziamento bisogna farlo anche ai dirigenti che lavorano dietro le quinte. Un grazie a tutti i ragazzi che hanno sposato questo progetto, al mister Rocco Postiglione, grande uomo, che ha cercato di insegnarci il calcio. Per chiudere un grazie al mio amico fraterno Rocco Petruzzi, una delle ultime bandiere del calcio anzese. Sono quasi dieci anni che lottiamo insieme per questa maglia e per il nostro paese». (Donato Pavese)
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