E´ sempre più preoccupante il fenomeno cinghiali in Val Camastra: provocati danni ed incidenti. Interviene il consigliere provinciale Daniele Giorgio Di Ioia
30-08-2015 11:37 - notizie 2015
Un esemplare di cinghiale: provocati danni in Val Camastra
VAL CAMASTRA - Preoccupa sempre maggiormente in Val Camastra il fenomeno dei cinghiali. Negli ultimi giorni esemplari sono stati avvistati nel centro abitato di Laurenzana lungo la strada statale 92. Inoltre, in località "Taverna d´Anzi" hanno causato anche un incidente stradale ad un motociclista.
Sulla questione è intervenuto il consigliere provinciale, nonchè consigliere comunale di Anzi, Daniele Giorgio Di Ioia.
"Poteva finire in tragedia l´incidente accaduto in località "Taverna d´Anzi" dove, un giovane centauro, ha impattato con un cinghiale che attraversava la strada ed è stato sbalzato dalla moto andando a finire fuori dalla carreggiata. Purtroppo ultimamente si registrano sempre più casi di incidenti stradali causati dall´attraversamento di strade da parte dei cinghiali, che ormai si spingono oltre le aree protette ,a giudicare dalle numerose segnalazioni di avvistamenti a poche decine di metri da fabbricati rurali o semplici abitazioni situati fuori dai centri urbani. Dunque, cinghiali sotto i riflettori dell´attualità per casi più gravi , come quelli , come quelli accaduti in questi giorni per l´aggressione mortale in Sicilia e due incidenti stradali in Abruzzo ed in provincia di Pisa ,ma che fuori dai canali mediatici costituiscono una vera e costante minaccia per tutto il territorio della Basilicata. Anche se, l´emergenza vera, che interessa tutto il Paese, è legata ai danni che questi ungulati procurano all´agricoltura ed al territorio divenuti ormai ingenti e che , in una regione come la nostra, da sempre a vocazione agricola che sta attuando politiche di investimento ulteriore in questo settore con il PSR (Piano di sviluppo rurale), risulta intollerabile che si continui ad ignorare e a non fronteggiare la questione. Tanti danni, forse troppi, per le aziende che devono lavorare e produrre e che sono sistematicamente ostacolate dai cinghiali; come poco, troppo poco si è fatto per capire un problema che rischia di vanificare la programmazione nel settore dell´agricoltura. Servono risposte concrete e fattive immediate! E´ triste ed insopportabile vedere vanificato lo sforzo dei tanti agricoltori impegnati nel miglioramento qualitativo della nostra terra, soprattutto quando ci troviamo in presenza di risultati ottimi riconosciuti ed esportati fuori dai confini regionali. E´ un problema che ha radici profonde ed è un´emergenza ancora in espansione perché favorita da un territorio molto proficuo per questa specie con l´ esistenza di due parchi nazionali , oltre a parchi regionali e ad aree protette. Da non trascurare la riflessione che i cinghiali costituiscono una vera e propria minaccia per il dissesto idrogeologico, di cui la nostra regione non è indenne, perché rompono i muretti a secco, spostano pietre, scavano e riempiono fossati. Non si può indugiare oltre, la Provincia e la Regione devono intervenire subito adottando misure straordinarie capaci di risolvere il problema alla base e, sicuramente, un piano di abbattimento selettivo potrebbe servire, almeno nell´immediato, a contenere e limitare i danni. Poi, l´imminenza della stagione venatoria, con apposite modifiche rispetto al calendario già stabilito, potrebbe essere una circostanza favorevole per un ulteriore aiuto volto a ridurre il numero dei cinghiali. Il mio auspicio è che si riesca a trovare una soluzione veloce a tutela degli agricoltori, sempre più spesso chiamati a pagare un conto che non gli compete, e per garantire la tutela dell´incolumità dell´intera comunità e dei cittadini che vivono e transitano per le strade di questa meravigliosa regione".
Sulla questione è intervenuto il consigliere provinciale, nonchè consigliere comunale di Anzi, Daniele Giorgio Di Ioia.
"Poteva finire in tragedia l´incidente accaduto in località "Taverna d´Anzi" dove, un giovane centauro, ha impattato con un cinghiale che attraversava la strada ed è stato sbalzato dalla moto andando a finire fuori dalla carreggiata. Purtroppo ultimamente si registrano sempre più casi di incidenti stradali causati dall´attraversamento di strade da parte dei cinghiali, che ormai si spingono oltre le aree protette ,a giudicare dalle numerose segnalazioni di avvistamenti a poche decine di metri da fabbricati rurali o semplici abitazioni situati fuori dai centri urbani. Dunque, cinghiali sotto i riflettori dell´attualità per casi più gravi , come quelli , come quelli accaduti in questi giorni per l´aggressione mortale in Sicilia e due incidenti stradali in Abruzzo ed in provincia di Pisa ,ma che fuori dai canali mediatici costituiscono una vera e costante minaccia per tutto il territorio della Basilicata. Anche se, l´emergenza vera, che interessa tutto il Paese, è legata ai danni che questi ungulati procurano all´agricoltura ed al territorio divenuti ormai ingenti e che , in una regione come la nostra, da sempre a vocazione agricola che sta attuando politiche di investimento ulteriore in questo settore con il PSR (Piano di sviluppo rurale), risulta intollerabile che si continui ad ignorare e a non fronteggiare la questione. Tanti danni, forse troppi, per le aziende che devono lavorare e produrre e che sono sistematicamente ostacolate dai cinghiali; come poco, troppo poco si è fatto per capire un problema che rischia di vanificare la programmazione nel settore dell´agricoltura. Servono risposte concrete e fattive immediate! E´ triste ed insopportabile vedere vanificato lo sforzo dei tanti agricoltori impegnati nel miglioramento qualitativo della nostra terra, soprattutto quando ci troviamo in presenza di risultati ottimi riconosciuti ed esportati fuori dai confini regionali. E´ un problema che ha radici profonde ed è un´emergenza ancora in espansione perché favorita da un territorio molto proficuo per questa specie con l´ esistenza di due parchi nazionali , oltre a parchi regionali e ad aree protette. Da non trascurare la riflessione che i cinghiali costituiscono una vera e propria minaccia per il dissesto idrogeologico, di cui la nostra regione non è indenne, perché rompono i muretti a secco, spostano pietre, scavano e riempiono fossati. Non si può indugiare oltre, la Provincia e la Regione devono intervenire subito adottando misure straordinarie capaci di risolvere il problema alla base e, sicuramente, un piano di abbattimento selettivo potrebbe servire, almeno nell´immediato, a contenere e limitare i danni. Poi, l´imminenza della stagione venatoria, con apposite modifiche rispetto al calendario già stabilito, potrebbe essere una circostanza favorevole per un ulteriore aiuto volto a ridurre il numero dei cinghiali. Il mio auspicio è che si riesca a trovare una soluzione veloce a tutela degli agricoltori, sempre più spesso chiamati a pagare un conto che non gli compete, e per garantire la tutela dell´incolumità dell´intera comunità e dei cittadini che vivono e transitano per le strade di questa meravigliosa regione".