L´autovelox della discordia: fa discutere a Laurenzana il provvedimento adottato dall´amministrazione comunale
09-07-2017 15:16 - notizie 2017
LAURENZANA - Autovelox sì, autovelox no. Fa discutere a Laurenzana e nella "piazza virtuale" dei social network il provvedimento adottato, recentemente, dall´amministrazione comunale di installare un dispositivo rilevatore di velocità sulla strada statale 92. Il susseguirsi di incidenti stradali (anche mortali), che hanno coinvolto vari motociclisti nel corso degli ultimi mesi, ha spinto gli amministratori locali ad «adottare tutte le misure ed i provvedimenti necessari a porre rimedio e ad agire a tutela della pubblica e privata incolumità». Pertanto una decina di giorni fa, con una delibera di giunta comunale, è stata inoltrata all´Anas ed alla Prefettura di Potenza la richiesta di autorizzazione per l´installazione di un autovelox fisso al chilometro 34 e 200 metri della strada statale 92. Il documento è stato approvato con due voti favorevoli (il sindaco Michele Ungaro e l´assessore Marco Imundo) ed uno astenuto (il vice sindaco Pierluigi Martoccia). Una decisione che non tutti, in paese, hanno condiviso pienamente. L´autovelox non è ancora stato montato sull´arteria viaria, ma già fioccano le critiche. C´è chi sostiene che sia una scelta completamente inefficace o un modo per fare cassa a spese dei cittadini. La postazione fissa dell´autovelox dovrebbe essere installata in contrada Cretaccio, in prossimità del torrente Serrapotamo, al centro di un lungo rettilineo della nuova variante della statale 92, al chilometro 34 e 200 metri. Al termine del rettilineo, della lunghezza di diverse centinaia di metri, vi è una curva pericolosissima. Proprio in questo punto, un paio di settimane fa, ha perso la vita un motociclista pugliese. In prossimità di quella "maledetta" curva mancano i rallentatori ad effetto acustico ed i delineatori. Nei mesi scorsi l´amministrazione comunale di Laurenzana aveva chiesto all´Anas, competente per la strada statale 92, «di integrare la segnaletica orizzontale e verticale - ha spiegato su Facebook l´assessore comunale Marco Imundo, in risposta ad alcuni automobilisti - ma secondo l´Anas - ha aggiunto l´assessore - la segnaletica presente sul tratto viario rispetterebbe tutti i parametri di legge». «Voglio ricordare - ha precisato l´assessore Imundo - che quel tratto di strada non è una pista per le moto; inoltre l´asfalto non è dei migliori e proprio per questo motivo è necessario rispettare il limite di velocità». «Ogni suggerimento proveniente dai cittadini su questa vicenda - ha sottolineato il consigliere comunale Michele Pavese - sarebbe gradito ed è inutile sollevare solo critiche, ma bisogna mettersi nei panni degli amministratori, chiamati a trovare delle soluzioni in tempi rapidi». Non mancano gli escamotage per eludere l´occhio vigile degli autovelox. Tra questi un dispositivo ingegnoso ma illegale, che consente di sollevare la targa della moto. In un commento sui social network si fa riferimento proprio a questo meccanismo automatico. «Sul finire degli anni 80 - scrive la testata giornalistica on line motoblog.it - in Italia era molto in voga mettere un elastico nero (ricavato dalla camera d´aria di pneumatici) per coprire i numeri della targa. Da lì all´alza targa motorizzato il passo è stato brevissimo. Qualche anno fa, infatti, un centauro italiano fu scoperto dalla polizia stradale per aver installato un meccanismo automatico, che gli consentisse di alzare la targa con un comando sul semi-manubrio». Di sicuro l´autovelox della discordia (non ancora installato) continuerà a far parlare di sé a Laurenzana. (Donato Pavese)