Laurenzana, contrasto alle tossicodipendenze: ecco il piano di interventi. Al Polifunzionale esperti a confronto
04-03-2013 11:03 - notizie 2013
Un momento dell´incontro
LAURENZANA - Sostenere la genitorialità e contrastare i fattori di rischio per prevenire i disagi giovanili, coinvolgendo tutte le istituzioni locali. E´ questo l´obiettivo perseguito dall´ufficio socio-assistenziale del Comune di Laurenzana, che si è inserito nel progetto di più ampio respiro "Piano territoriale di interventi per la lotta alla droga". Si tratta di un progetto che si basa sulla convinzione che la famiglia non è soltanto destinataria degli interventi di prevenzione, ma rappresenta anche una risorsa importante di sostegno psicologico. Spesso, però, tale assunto porta con sé alcuni rischi interpretativi che vedono nella famiglia-risorsa un mero strumento al servizio delle risposte istituzionali del bisogno sanitario-sociale. Occorre, quindi, valorizzare il ruolo attivo della famiglia nelle politiche di welfare territoriale, promuovendo la consapevolezza delle stesse e, nel contempo, migliorando la capacità di collaborazione con tutti i soggetti presenti sul territorio. Tra questi anche le scuole. L´Istituto comprensivo di Laurenzana, Anzi e Calvello, in stretta collaborazione con l´ufficio socio-assistenziale, l´associazione "Teerum Valgemon Aesai" ed esperti nell´ambito della prevenzione, ha promosso il progetto "Amiamo la vita". Nell´ottica di far partecipi le istituzioni del territorio, a Laurenzana si sono tenuti diversi incontri legati alla prevenzione dei disagi. L´ultimo, in ordine di tempo, ha affrontato la tematica del "consumo delle droghe" e le modalità di contrasto a questo preoccupante fenomeno diffuso soprattutto tra i giovani. Nella sala Polifunzionale di Laurenzana sono intervenute l´assistente sociale del Comune, Piera Martoccia, la psicologa Maria Carmela Perretta e le dottoresse Giuseppina Agriesti, medico responsabile del Sert di Potenza, ed Antonella Germano, assistente sociale ed esperta prevenzione del Sert. All´incontro hanno partecipato il vice sindaco Egidio Garramone, rappresentanti della scuola, della Pro Loco, dell´Azione cattolica locale e membri del consultorio familiare di Laurenzana e di varie associazioni locali. Sono state mostrate diverse slide alla platea, riguardanti i fattori di rischio e quelli protettivi, legati alle caratteristiche individuali di ogni soggetto, alla famiglia, alla scuola, all´educazione ed al contesto sociale. Tra i fattori di rischio più comuni elenchiamo: la percezione negativa di sé, la scarsa fiducia nelle proprie capacità scolastiche, il distacco dai genitori, le difficoltà relazionali, l´assenza di regole, la mancanza di affetto, lo scarso supporto da parte degli insegnanti, il tempo libero scarsamente organizzato, l´inizio di consumi di sostanze fuori dal contesto familiare. Tra i fattori protettivi, invece, citiamo: la buona consapevolezza di sé, la presenza costante del ruolo educativo dei genitori, la buona relazione con gli insegnanti, i luoghi di incontro e gli spazi di partecipazione. Successivamente è stato spiegato che le droghe sono "sostanze chimiche di origine naturale o di sintesi che alterano l´attività mentale". La droga più diffusa è l´alcol, ma ci sono anche altre tipologie come le sostanze stimolanti (anfetamine, cocaina, caffeina, nicotina), le sostanze deprimenti (oppiacei, barbiturici), i cannabinoidi (hashish, marijuana), l´ecstasy, le sostanze dispercettive che alterano la normale percezione (allucinogeni, Lsd). (Donato Pavese)
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