Molto sentita e partecipata è stata la cerimonia di chiusura della ricognizione del corpo del Beato Egidio da Laurenzana
07-11-2017 19:55 - notizie 2017
LAURENZANA - E´ stata una domenica di preghiera, di riflessione silenziosa e di commozione, quella vissuta dalla comunità di Laurenzana. Dopo la chiusura della ricognizione canonica, i resti mortali del venerato corpo del Beato Egidio sono ritornati nell´altare della Chiesa Madre, a lui dedicato. Dallo scorso mese di luglio, infatti, il corpo di Frà Egidio da Laurenzana è stato sottoposto ad una ricognizione e ad un intervento conservativo, da parte di un´equipe scientifica di esperti e di una commissione canonica. Le spoglie mortali del Beato sono state oggetto di ben cinque ricognizioni canoniche nel corso dei secoli. Le precedenti sono datate 1688, 1876, 1891 e 1947. Come riportato nel libro "In estasi tra gli uccelli - vita del Beato Egidio" di padre Atanasio Caruso, durante la prima ricognizione del corpo avvenuta nel 1688, «uno dei quattro medici che eseguì la perizia, aveva avuto da poco la grazia di veder resuscitato, per intercessione del Beato Egidio, il figlio di pochi mesi». Forti emozioni e lacrime di commozione ha suscitato, nei devoti, il trasferimento dell´urna del Beato Egidio dall´altare maggiore della Chiesa Madre all´altare a lui dedicato. L´antica urna, intagliata in legno, ha ceduto il posto ad una sontuosa urna di cristallo, che mette in risalto i resti mortali del venerato corpo del Beato Egidio: in particolar modo dei piedi e delle mani. Il nuovo abito del Beato è stato cucito dalle suore Clarisse del convento Santa Maria del Sepolcro dei frati minori di Potenza. In questa giornata dal grande fervore religioso, sono intervenuti tantissimi fedeli anche dai paesi limitrofi e da Potenza, autorità civili e militari, il sindaco Michele Ungaro, per partecipare alla solenne cerimonia, presieduta dall´arcivescovo della diocesi di Acerenza, mons. Francesco Sirufo, coadiuvato dal nuovo parroco di Laurenzana, don Francesco Nardone, e da un folto gruppo di sacerdoti (tra cui commosso il decano don Egidio Cafarelli). Il prossimo 10 gennaio si festeggerà il quinto centenario della morte del Beato Egidio (1518-2018), nato nel 1443, battezzato con il nome di Bernardino ed entrato nel convento francescano di Laurenzana all´età di trent´anni. E´ sempre rimasto un frate laico dei minori osservanti (non è mai diventato sacerdote) ed ha assolto alle mansioni più umili della vita conventuale. Varie sono state e saranno le iniziative messe in atto per ricordare i cinquecento anni dalla morte del Beato Egidio, da parte del Comitato operativo quinto centenario, della locale parrocchia e del Comune di Laurenzana. Citiamo i percorsi del silenzio, la missione dei monaci francescani a Laurenzana, la presentazione del libro "Spiritualità arte potere - Il Beato Egidio", l´offerta dell´olio per alimentare la lampada votiva, che arde dinanzi all´immagine di San Francesco nella chiesa di Santa Maria del Sepolcro a Potenza. (Donato Pavese)
- ARTICOLO "IL QUOTIDIANO" -