Tante le iniziative per la "due giorni" di Naturarte a Laurenzana e Anzi, tra archeologia, storia e natura
05-11-2015 20:19 - notizie 2015
Un´escursione nella foresta dell´Abetina di Laurenzana
LAURENZANA - Con la "due giorni" tra Anzi e Laurenzana si è conclusa la rassegna delle iniziative di "Naturarte" nel Parco Nazionale dell´Appennino Lucano. Tante le presenze provenienti anche da fuori regione perché i borghi e le loro atmosfere antiche, la natura, la biodiversità e gli sport applicati come il trekking piacciono ad un pubblico ampio e diversificato. E´ stata questa l´occasione per ribadire quali siano le peculiarità naturalistiche, archeologiche, storico culturali ed agro-alimentari che i due comuni dell´entroterra lucano possiedono.
Il dibattito dedicato all´archeologia dal titolo "Il futuro dell´archeologia - Archeologia e comunicazione", che si è svolto sabato nella location di Palazzo "La Fenice" di Anzi ha portato alla luce gli studi, le ricerche, i rinvenimenti di reperti importantissimi nel territorio anzese, grazie alla partecipazione di un comitato tecnico costituito dai professori dell´Unibas, Maria Chiara Monaco e Paolo Augusto Masullo e da un esponente del Cnr, Nicola Masini. La necessità di comunicare meglio rendendo più fruibili i nove musei archeologici presenti in Basilicata, unita all´urgenza di agganciare la comunicazione delle risorse dei ventinove comuni del Parco Nazionale dell´Appennino Lucano a Matera 2019, è emersa dagli interventi dei rappresentanti della Fondazione Matera capitale della cultura per il 2019, Antonio Candela e Ida Leone. A delineare i percorsi programmatici che la Regione Basilicata porterà avanti nei prossimi mesi in materia di turismo e di accoglienza turistica i due consiglieri regionali intervenuti al dibattito Mario Polese e Franco Mollica.
Ospite d´eccezione della "due giorni" è stato il conduttore Rai Massimiliano Ossini. Nel corso del suo intervento nella Tavola rotonda di Anzi, si è soffermato su quali sono le forme di comunicazione televisiva migliori per un territorio, ma ha altresì attirato l´attenzione sulle eccezionali risorse naturalistiche che il Parco Nazionale dell´Appennino Lucano possiede parlando di biodiversità in una location d´eccezione: la Foresta dell´Abetina, a cui è stata dedicata la giornata di domenica. Il presidente dell´ente Parco, Domenico Totaro, ha posto l´attenzione sui fulcri intorno ai quali deve ruotare l´attività turistica dei comuni interessati, oltre che sulle azioni che un Parco Nazionale deve svolgere in materia di tutela. La diversificazione della biodiversità e l´educazione ambientale, le cui azioni di sensibilizzazione nelle scuole e nei territori interessati sono di fondamentale importanza, sono stati i due concetti essenziali su cui ha basato i suoi interventi.
I percorsi lungo i sentieri trekking immersi nella foresta dell´Abetina hanno fatto godere di un posto di estremo pregio, zona Sic (Sito d´importanza comunitaria) e riserva naturale. Un polmone verde nel cuore del Parco Nazionale dell´Appennino Lucano. Gli itinerari storico-artistici lungo le viuzze dei centri storici, le chiese, il castello di Laurenzana, i palazzi patrizi hanno fatto rivivere ai visitatori una storia antica che attende di essere valorizzata in maniera più strutturata.
Il successo della "due giorni" si deve oltre ai protagonisti ufficiali, anche ai soggetti del territorio che hanno partecipato attivamente alla predisposizione delle attività, ed in particolare le amministrazioni comunali ed i loro sindaci, Michele Ungaro e Piera Cilibrizzi, l´assessore alla Cultura del Comune di Anzi, Melina Fistetti, la Pro Loco di Laurenzana, in particolare Andrea Lettini e Giovanni Morena, la vice preside dell´Istituto comprensivo "V. Alfieri", Antonietta Martoccia.
Il dibattito dedicato all´archeologia dal titolo "Il futuro dell´archeologia - Archeologia e comunicazione", che si è svolto sabato nella location di Palazzo "La Fenice" di Anzi ha portato alla luce gli studi, le ricerche, i rinvenimenti di reperti importantissimi nel territorio anzese, grazie alla partecipazione di un comitato tecnico costituito dai professori dell´Unibas, Maria Chiara Monaco e Paolo Augusto Masullo e da un esponente del Cnr, Nicola Masini. La necessità di comunicare meglio rendendo più fruibili i nove musei archeologici presenti in Basilicata, unita all´urgenza di agganciare la comunicazione delle risorse dei ventinove comuni del Parco Nazionale dell´Appennino Lucano a Matera 2019, è emersa dagli interventi dei rappresentanti della Fondazione Matera capitale della cultura per il 2019, Antonio Candela e Ida Leone. A delineare i percorsi programmatici che la Regione Basilicata porterà avanti nei prossimi mesi in materia di turismo e di accoglienza turistica i due consiglieri regionali intervenuti al dibattito Mario Polese e Franco Mollica.
Ospite d´eccezione della "due giorni" è stato il conduttore Rai Massimiliano Ossini. Nel corso del suo intervento nella Tavola rotonda di Anzi, si è soffermato su quali sono le forme di comunicazione televisiva migliori per un territorio, ma ha altresì attirato l´attenzione sulle eccezionali risorse naturalistiche che il Parco Nazionale dell´Appennino Lucano possiede parlando di biodiversità in una location d´eccezione: la Foresta dell´Abetina, a cui è stata dedicata la giornata di domenica. Il presidente dell´ente Parco, Domenico Totaro, ha posto l´attenzione sui fulcri intorno ai quali deve ruotare l´attività turistica dei comuni interessati, oltre che sulle azioni che un Parco Nazionale deve svolgere in materia di tutela. La diversificazione della biodiversità e l´educazione ambientale, le cui azioni di sensibilizzazione nelle scuole e nei territori interessati sono di fondamentale importanza, sono stati i due concetti essenziali su cui ha basato i suoi interventi.
I percorsi lungo i sentieri trekking immersi nella foresta dell´Abetina hanno fatto godere di un posto di estremo pregio, zona Sic (Sito d´importanza comunitaria) e riserva naturale. Un polmone verde nel cuore del Parco Nazionale dell´Appennino Lucano. Gli itinerari storico-artistici lungo le viuzze dei centri storici, le chiese, il castello di Laurenzana, i palazzi patrizi hanno fatto rivivere ai visitatori una storia antica che attende di essere valorizzata in maniera più strutturata.
Il successo della "due giorni" si deve oltre ai protagonisti ufficiali, anche ai soggetti del territorio che hanno partecipato attivamente alla predisposizione delle attività, ed in particolare le amministrazioni comunali ed i loro sindaci, Michele Ungaro e Piera Cilibrizzi, l´assessore alla Cultura del Comune di Anzi, Melina Fistetti, la Pro Loco di Laurenzana, in particolare Andrea Lettini e Giovanni Morena, la vice preside dell´Istituto comprensivo "V. Alfieri", Antonietta Martoccia.