Donare… un gesto d’amore. Mercatino di Natale pro Unicef della scuola dell’infanzia di Laurenzana
08-12-2021 12:36 - notizie 2021
LAURENZANA - Donare… un gesto d’amore. Mercatino di Natale pro Unicef organizzato dalla scuola dell’infanzia di Laurenzana.
Mario Coviello (presidente del Comitato provinciale Unicef di Potenza):
«Attraverso i boschi che mi portano a Laurenzana e gli alberi lucidi di pioggia, la neve sulle cime delle montagne anticipano l'atmosfera del Natale.
La coordinatrice della scuola dell’infanzia mi ha comunicato che per tre giorni il 6, 7 e 9 dicembre hanno allestito un mercatino di solidarietà pro Unicef nell’atrio della scuola come fanno ogni anno. Come presidente del Comitato provinciale Unicef di Potenza non posso mancare all’inaugurazione. Arrivo prima delle 10 e dopo il controllo del green pass, mi fermo ad ammirare le creazioni delle maestre e dei loro piccoli. Un grande albero di Natale e un “pigotto” formato gigante con la scritta “Donare… un gesto d’amore“ fanno da cornice a due tavoli ricchi di due presepi, cartoncini di auguri, segnaposto, piccoli alberi di Natale, angioletti, candele, piatti natalizi decorati con grande maestria. Tutti gli oggetti e le decorazioni dell’albero sono stati fatti con materiale riciclato.
Al primo piano, con la coordinatrice, mi accoglie la dirigente scolastica Clelia Latalardo, che mi accompagna dai piccoli. Il salone, addobbato con i lavori degli alunni, mi accoglie e le tre sezioni entrano in fila al suono della canzone "La marcia dei diritti", guidati dalle maestre Carmen Bonomo, Gerarda Montesano con Pina Magaldi per la sezione A, Donata Sarli, Antonella Giorgio e Carmen Santoro per la sezione B e Cristina Ungaro e Alessandra Nobile per la sezione C.
Prendono posto, mi presento e confesso che sono un vecchio dinosauro sordo che ha bisogno di un buongiorno squillante. I piccoli sorridono e stanno al gioco ripetendo “Buongiorno” più volte. Chiedo a ciascuno il nome. Qualche voce è flebile ma basta il mio dito sull’orecchio per risentire Egidio, Gerarda, Michele.. E con loro i nomi di tutte le maestre e poi quelli dei papà e delle mamme perché tutti hanno diritto al nome. E qualcuno dei piccoli non può fare a meno di dire il nome del nonno e delle nonna, segno di affetto necessario e di un legame forte tra le generazioni.
Dei libri illustrati ci fanno entrare nel meraviglioso mondo delle storie. Con il piccolo tucano Peppino andiamo in viaggio alla scoperta degli animali del bosco. Facciamo incontri interessanti , ma anche pericolosi perché ci viene incontro un giaguaro che per fortuna ha paura dei colori sgargianti del tucano…e si ritorna a casa, tra le braccia della mamma che ha atteso con ansia il suo piccolo. E subito raccontano di quella volta che la mamma ha preso un grande spavento perché il piccolo era sfuggito al suo controllo al mercato e ha corso il rischio di essere investito da una automobile.
E le mamme e i papà sanno fare le coccole come mamma topolina del libro delle coccole che rassicura la sua piccola che ha paura del buio abbracciandola. E i piccoli fanno a gara nel raccontare che le mamme e i papà, ma anche i nonni e le nonne, li abbracciano nel lettone e sul divano, fanno loro il solletico e c’è anche qualche papà che improvvisamente si addormenta stanco e russa rumorosamente.
E poi presento loro la pigotta, la bambola di pezza dell’Unicef che salva la vita dei bambini con cibo, medicine, vaccini e li porto con me con un cartone animato in Senegal da Alì e dalla sua capretta Charlie. Alì e tutti gli abitanti del villaggio hanno bisogno di medicine e la pigotta arriva con farmaci salvavita e sapone e il villaggio torna alla vita.
Li saluto con Gino il pollo che canta "Il mondo è una tintura, bianchi, neri, gialli, e siamo tutti diversi, nessuno è spazzatura, e siamo tutti uguali, evviva la mistura”, perché mi hanno elencato i diritti dei bambini e con forza ci hanno ricordato che hanno diritto al gioco e a divertirsi, a sporcarsi quando è necessario.
Donare è un gesto d’amore. Questi piccoli vi aspettano. Non mancate».
Mario Coviello (presidente del Comitato provinciale Unicef di Potenza):
«Attraverso i boschi che mi portano a Laurenzana e gli alberi lucidi di pioggia, la neve sulle cime delle montagne anticipano l'atmosfera del Natale.
La coordinatrice della scuola dell’infanzia mi ha comunicato che per tre giorni il 6, 7 e 9 dicembre hanno allestito un mercatino di solidarietà pro Unicef nell’atrio della scuola come fanno ogni anno. Come presidente del Comitato provinciale Unicef di Potenza non posso mancare all’inaugurazione. Arrivo prima delle 10 e dopo il controllo del green pass, mi fermo ad ammirare le creazioni delle maestre e dei loro piccoli. Un grande albero di Natale e un “pigotto” formato gigante con la scritta “Donare… un gesto d’amore“ fanno da cornice a due tavoli ricchi di due presepi, cartoncini di auguri, segnaposto, piccoli alberi di Natale, angioletti, candele, piatti natalizi decorati con grande maestria. Tutti gli oggetti e le decorazioni dell’albero sono stati fatti con materiale riciclato.
Al primo piano, con la coordinatrice, mi accoglie la dirigente scolastica Clelia Latalardo, che mi accompagna dai piccoli. Il salone, addobbato con i lavori degli alunni, mi accoglie e le tre sezioni entrano in fila al suono della canzone "La marcia dei diritti", guidati dalle maestre Carmen Bonomo, Gerarda Montesano con Pina Magaldi per la sezione A, Donata Sarli, Antonella Giorgio e Carmen Santoro per la sezione B e Cristina Ungaro e Alessandra Nobile per la sezione C.
Prendono posto, mi presento e confesso che sono un vecchio dinosauro sordo che ha bisogno di un buongiorno squillante. I piccoli sorridono e stanno al gioco ripetendo “Buongiorno” più volte. Chiedo a ciascuno il nome. Qualche voce è flebile ma basta il mio dito sull’orecchio per risentire Egidio, Gerarda, Michele.. E con loro i nomi di tutte le maestre e poi quelli dei papà e delle mamme perché tutti hanno diritto al nome. E qualcuno dei piccoli non può fare a meno di dire il nome del nonno e delle nonna, segno di affetto necessario e di un legame forte tra le generazioni.
Dei libri illustrati ci fanno entrare nel meraviglioso mondo delle storie. Con il piccolo tucano Peppino andiamo in viaggio alla scoperta degli animali del bosco. Facciamo incontri interessanti , ma anche pericolosi perché ci viene incontro un giaguaro che per fortuna ha paura dei colori sgargianti del tucano…e si ritorna a casa, tra le braccia della mamma che ha atteso con ansia il suo piccolo. E subito raccontano di quella volta che la mamma ha preso un grande spavento perché il piccolo era sfuggito al suo controllo al mercato e ha corso il rischio di essere investito da una automobile.
E le mamme e i papà sanno fare le coccole come mamma topolina del libro delle coccole che rassicura la sua piccola che ha paura del buio abbracciandola. E i piccoli fanno a gara nel raccontare che le mamme e i papà, ma anche i nonni e le nonne, li abbracciano nel lettone e sul divano, fanno loro il solletico e c’è anche qualche papà che improvvisamente si addormenta stanco e russa rumorosamente.
E poi presento loro la pigotta, la bambola di pezza dell’Unicef che salva la vita dei bambini con cibo, medicine, vaccini e li porto con me con un cartone animato in Senegal da Alì e dalla sua capretta Charlie. Alì e tutti gli abitanti del villaggio hanno bisogno di medicine e la pigotta arriva con farmaci salvavita e sapone e il villaggio torna alla vita.
Li saluto con Gino il pollo che canta "Il mondo è una tintura, bianchi, neri, gialli, e siamo tutti diversi, nessuno è spazzatura, e siamo tutti uguali, evviva la mistura”, perché mi hanno elencato i diritti dei bambini e con forza ci hanno ricordato che hanno diritto al gioco e a divertirsi, a sporcarsi quando è necessario.
Donare è un gesto d’amore. Questi piccoli vi aspettano. Non mancate».