Il caloroso abbraccio di Laurenzana al neo vescovo Beneventi. Don Mimmo ha lasciato un'impronta indelebile
01-05-2024 17:58 - notizie 2024
LAURENZANA - La comunità di Laurenzana ha riservato una calorosa accoglienza al neo vescovo di San Marino-Montefeltro, mons. Domenico Beneventi, che ha lasciato un’impronta indelebile nel piccolo comune della Val Camastra. Don Mimmo (come è conosciuto da tutti) ha ricoperto, a Laurenzana, il suo primo incarico di parroco tra il 1999 ed il 2010, per ben undici anni. E il suo impegno non è passato sotto traccia. «L’accogliamo con gioia - ha evidenziato Michela Pisillo in rappresentanza del consiglio pastorale parrocchiale - ricordando gli anni in cui da parroco ci ha guidati nel cammino di fede. Abbiamo riscoperto la figura del Beato Egidio da Laurenzana, abbiamo conosciuto la bellezza che risiede nello stare insieme, non dimenticando il lavoro profuso, sfociato nell’istituzione del Palio Carmelitano». Don Mimmo ha riunito la comunità laurenzanese come ai tempi in cui, nel suo ministero pastorale, entusiasmava bambini, giovani e anziani. Una folla in festa si è radunata nella centralissima piazza “Salvatore Urga” per salutare e ringraziare mons. Beneventi, che, a breve (il prossimo 18 maggio), lascerà la sua amata Basilicata per mettersi al servizio della diocesi di San Marino-Montefeltro. Dopo i saluti del sindaco di Laurenzana, Michele Ungaro, ed un omaggio a nome della comunità, si è snodato un corteo per le vie del centro storico, fino alla Chiesa Madre. Mons. Domenico Beneventi è stato accolto da tantissimi fedeli, dai canti dei bambini e del coro. Prima della celebrazione della santa messa è intervenuto anche il presidente del centro sociale “Beato Egidio”, Pietro Romano, che ha ringraziato il neo vescovo di San Marino-Montefeltro «per l’instancabile opera di promozione, valorizzazione e diffusione del culto del Beato Egidio, la testimonianza di fede e l’impegno pastorale che ha lasciato alla nostra comunità». Tra i vari doni ricevuti, per l’occasione, da mons. Beneventi, una croce che custodisce al suo interno la reliquia del Beato Egidio. «La croce - ha spiegato il parroco di Laurenzana, don Francesco Paolo Nardone - è il simbolo dell'offerta spontanea del pastore per gli altri, parla dell'amore supremo di Dio, che ci dona una vita nuova, risorta. Possa accompagnarti nella tua paternità pastorale, affinché essa sia feconda e generativa, accolta e vissuta in una comunione fraterna nella diocesi di San Marino-Montefeltro». «Ti auguro di essere un pastore sempre in ricerca: degli altri, per gli altri e per te stesso. Continua a esortare - ha concluso don Francesco - a non dimenticare mai quello che la Vergine Santa ci insegna, solo l'amore è la vera misura di ogni dono». Dopo i ringraziamenti, è stata toccante l’omelia di mons. Domenico Beneventi, che si è soffermato sulle etichette. «Siamo etichettati fin dalla nascita, pensando esclusivamente agli sbagli, agli errori commessi. Rispetto a un mondo che ti etichetta, che cosa ci dice Dio? Mi vai bene così come sei. Se non ci esercitiamo nel comandamento dell’amore - ha esortato mons. Beneventi - siamo destinati alla morte. Basta guardare i nostri occhi spenti, paralizzati in quelle etichette che non riusciamo più a sostenere, perché da piccoli veniamo educati alla concorrenza, dobbiamo essere i migliori e tutto questo pesa, ci schiaccia. Ma Dio ci libera. Il Beato Egidio da Laurenzana non aveva nulla, se non il dono della grazia del Signore, che era l’unica cosa essenziale». Il gioioso evento si è concluso con il taglio della torta ed un brindisi per la nuova missione pastorale di mons. Domenico Beneventi. (Donato Pavese)
"IL QUOTIDIANO DEL SUD - BASILICATA"