Laurenzana: un successo la 25esima edizione dell'asta dei torelli
18-06-2021 22:19 - notizie 2021
LAURENZANA - Sono di altissimo livello morfologico e genetico i 34 i torelli di razza podolica battuti nel corso della tradizionale asta, giunta alla sua venticinquesima edizione, che si è svolta presso il centro selezione torelli di contrada “Acqua del Salice” a Laurenzana.
Un'iniziativa, organizzata dall'Associazione regionale allevatori della Basilicata insieme con l'Associazione nazionale allevatori bovini italiani carne (Anabic), sempre molto attesa dagli allevatori e che quest'anno ha celebrato le nozze d'argento.
I capi provenivano da trenta diversi allevamenti lucani, calabresi, abruzzesi, campani e pugliesi, ed hanno richiamato anche quest'anno, nonostante l'emergenza legata alla pandemia, l'interesse di allevatori e tecnici, provenienti da tutto il meridione d'Italia.
«Anche quella di quest'anno si è dimostrata un'edizione - ha ricordato Palmino Ferramosca, presidente Ara Basilicata - che rimarrà nella storia, perché è una delle prime manifestazione zootecniche organizzata dopo le numerose restrizioni e quindi svoltasi con tutte le prescrizioni a difesa del Covid-19. Ma è anche il simbolo della ripartenza, di un mondo che vuole tornare a svolgere gli eventi della quotidianità». Tutti gli allevatori che vi hanno potuto partecipare sono stati contenuti nel numero autorizzato di duecento.
Interessanti anche le quotazioni raggiunte dai tori messi all'asta, il top di 3 mila e 700 euro è stato raggiunto da un torello proveniente da un'azienda di Irsina. In Italia gli allevamenti di podoliche sono in totale 973, di cui 419 in Basilicata, dove sono presenti circa 15 mila e 800 capi iscritti ai libri genealogici. Il centro selezione torelli di Laurenzana è da oltre vent'anni che si occupa del progresso selettivo di una delle cinque razze bovine del circuito Anabic, simbolo della ricca biodiversità animale di interesse zootecnico, che popola significative aree dell'Italia.
«Anche quest'anno siamo soddisfatti - ha commentato il direttore dell'Ara Basilicata, Giuseppe Brillante - soprattutto perché abbiamo constatato il crescente interesse per la razza podolica soprattutto tra i giovani allevatori, presenti in gran numero all'asta e spesso alla guida delle aziende di famiglia. E' proprio ai giovani che i servizi dell'Ara Basilicata sono maggiormente rivolti per accompagnarli nel miglioramento aziendale e mantenerli ancorati ad un territorio, che, venendo tutelato e valorizzato, offre opportunità occupazionali e di sviluppo economico».
Parterre d'eccezione anche delle autorità presenti all'evento che hanno portato il loro saluto augurale: su tutti gli assessori regionali Francesco Fanelli (Agricoltura) e Rocco Leone (Salute), il direttore dell'Aia, Mauro Donda, e il presidente dell'Anabic, Luca Panichi. In particolare l'assessore Fanelli ha ricordato come questa iniziativa «consente alle aziende di poter procedere al miglioramento qualitativo di un settore strategico che la Regione Basilicata sta accompagnando con una serie di azioni all'interno di una strategia complessiva. Il miglioramento genetico è importante e strategico all'interno di questo comparto - ha concluso - e noi abbiamo il dovere di accompagnare le aziende».
L'assessore Leone ha, invece, ricordato l'impegno della Regione per «dare alla Basilicata la qualifica di territorio ufficialmente indenne da brucellosi, in modo da offrire un fondamento epidemiologico all'ottimo lavoro di risanamento svolto finora dal servizio veterinario regionale».
Un'iniziativa, organizzata dall'Associazione regionale allevatori della Basilicata insieme con l'Associazione nazionale allevatori bovini italiani carne (Anabic), sempre molto attesa dagli allevatori e che quest'anno ha celebrato le nozze d'argento.
I capi provenivano da trenta diversi allevamenti lucani, calabresi, abruzzesi, campani e pugliesi, ed hanno richiamato anche quest'anno, nonostante l'emergenza legata alla pandemia, l'interesse di allevatori e tecnici, provenienti da tutto il meridione d'Italia.
«Anche quella di quest'anno si è dimostrata un'edizione - ha ricordato Palmino Ferramosca, presidente Ara Basilicata - che rimarrà nella storia, perché è una delle prime manifestazione zootecniche organizzata dopo le numerose restrizioni e quindi svoltasi con tutte le prescrizioni a difesa del Covid-19. Ma è anche il simbolo della ripartenza, di un mondo che vuole tornare a svolgere gli eventi della quotidianità». Tutti gli allevatori che vi hanno potuto partecipare sono stati contenuti nel numero autorizzato di duecento.
Interessanti anche le quotazioni raggiunte dai tori messi all'asta, il top di 3 mila e 700 euro è stato raggiunto da un torello proveniente da un'azienda di Irsina. In Italia gli allevamenti di podoliche sono in totale 973, di cui 419 in Basilicata, dove sono presenti circa 15 mila e 800 capi iscritti ai libri genealogici. Il centro selezione torelli di Laurenzana è da oltre vent'anni che si occupa del progresso selettivo di una delle cinque razze bovine del circuito Anabic, simbolo della ricca biodiversità animale di interesse zootecnico, che popola significative aree dell'Italia.
«Anche quest'anno siamo soddisfatti - ha commentato il direttore dell'Ara Basilicata, Giuseppe Brillante - soprattutto perché abbiamo constatato il crescente interesse per la razza podolica soprattutto tra i giovani allevatori, presenti in gran numero all'asta e spesso alla guida delle aziende di famiglia. E' proprio ai giovani che i servizi dell'Ara Basilicata sono maggiormente rivolti per accompagnarli nel miglioramento aziendale e mantenerli ancorati ad un territorio, che, venendo tutelato e valorizzato, offre opportunità occupazionali e di sviluppo economico».
Parterre d'eccezione anche delle autorità presenti all'evento che hanno portato il loro saluto augurale: su tutti gli assessori regionali Francesco Fanelli (Agricoltura) e Rocco Leone (Salute), il direttore dell'Aia, Mauro Donda, e il presidente dell'Anabic, Luca Panichi. In particolare l'assessore Fanelli ha ricordato come questa iniziativa «consente alle aziende di poter procedere al miglioramento qualitativo di un settore strategico che la Regione Basilicata sta accompagnando con una serie di azioni all'interno di una strategia complessiva. Il miglioramento genetico è importante e strategico all'interno di questo comparto - ha concluso - e noi abbiamo il dovere di accompagnare le aziende».
L'assessore Leone ha, invece, ricordato l'impegno della Regione per «dare alla Basilicata la qualifica di territorio ufficialmente indenne da brucellosi, in modo da offrire un fondamento epidemiologico all'ottimo lavoro di risanamento svolto finora dal servizio veterinario regionale».