Taccone, il brigante a Laurenzana tra storia, musica ed enogastronomia. Una rievocazione nel borgo antico per farne conoscere la figura. Diffuse il terrore in Basilicata e Calabria
07-10-2024 17:56 - notizie 2024
LAURENZANA - Attraverso un'accurata rievocazione storica, è stata ripercorsa, nel suggestivo borgo antico di Laurenzana (tra il castello medievale e la chiesa madre), l'attività brigantesca di Domenico Rizzo, detto Taccone, vissuto tra la seconda metà del 1700 ed il primo decennio del 1800. Nato a Laurenzana, l'impavido brigante, a capo di una banda di oltre trecento uomini e donne, diffuse il terrore in Basilicata e nella vicina Calabria. Per questo motivo amava definirsi il “Re di Calabria e Basilicata”. La Pro loco locale, da diversi anni ormai, pone l'accento sulla figura di Taccone, che richiama numerosissime presenze nel piccolo borgo laurenzanese, per uno degli eventi più attesi dell'autunno lucano. Gli avvenimenti risalgono a poco più di duecento anni fa, a cavallo tra il 1700 ed il 1800, quando molti centri lucani furono coinvolti dal fenomeno del brigantaggio. Era il periodo denominato “decennio napoleonico”, caratterizzato da un'esplosione di ribellione popolare e violenza di massa, che i francesi definirono brigantaggio. Anche il brigante laurenzanese Domenico Rizzo (interpretato nella rievocazione storica da Salvatore Fanelli), con la sua masnada di uomini, seminò violenza un po' ovunque. L'episodio più noto della sua attività brigantesca si verificò nel 1809, ad Abriola, dove la sua banda di briganti assaltò il castello, trucidando l'intera famiglia dei baroni Federici, ad eccezione di Carlo (figlio del barone) di appena dieci anni. Nello stesso anno, nel pomeriggio di sabato 19 agosto, Taccone ed il suo commando di briganti, fomentati dai Borbone e dalla locale vendetta feudale, assassinarono barbaramente il povero arciprete di Laurenzana, don Domenico Dell'Orco, da sempre impegnato nella difesa dei diritti del popolo meno abbiente. Il governo francese pose una taglia sulla testa di Domenico Rizzo, detto Taccone, ed inviò il generale Charles Antoine Manhès per fermare le sue scorribande sanguinarie. Catturato e condannato a morte, fu impiccato il 6 settembre del 1810. Oltre alla rievocazione storica, nel borgo antico di Laurenzana, i numerosi presenti hanno potuto assaporare le eccellenze culinarie locali, lungo un percorso enogastronomico, ed ascoltare l'ottima musica degli “Amarimai”. Ricordiamo, inoltre, che pochi mesi fa, la rievocazione storica del “Brigante Taccone - Re di Calabria e Basilicata” ha ottenuto il “Marchio di qualità 2023” (premio per i migliori eventi d'Italia), grazie all'impegno ed alla passione, messi in campo dalla Pro loco di Laurenzana. L'evento ha ottenuto anche altri riconoscimenti, come l'iscrizione nell'elenco delle “Rievocazioni storiche italiane” del Ministero della Cultura nel 2021. Nel 2022, nell'ambito del progetto “Mappatura delle rievocazioni storiche”, condotto dall'Istituto centrale per il patrimonio immateriale (Icpi) del Ministero della Cultura, la manifestazione è stata selezionata (unica della Basilicata) tra le 25 rievocazioni storiche meritevoli in tutta Italia. (Donato Pavese)
"IL QUOTIDIANO DEL SUD - BASILICATA"