Esito tamponi Anzi, «noi gli ultimi ad essere informati»: il sindaco Filomena Graziadei non ci sta e scrive al Prefetto di Potenza
12-05-2020 18:46 - notizie val camastra e basilicata 2020
ANZI - Esito tamponi Anzi, «noi gli ultimi ad essere informati»: il sindaco Filomena Graziadei non ci sta e scrive al Prefetto di Potenza
LA LETTERA DEL SINDACO DI ANZI, FILOMENA GRAZIADEI, INVIATA AL PREFETTO DI POTENZA
Oggetto: Richiesta di chiarimento circa le modalità di processo nei laboratori, i gravi ritardi e le non tempestive comunicazioni ufficiali al Comune di Anzi in merito ai risultati dei tamponi eseguiti presso il centro anziani di San Donato di Anzi eseguiti dal 30 aprile 2020 al 6 maggio 2020.
In riferimento all’oggetto espongo quanto segue.
«Giovedì 30 aprile 2020 sono stati eseguiti i tamponi agli ospiti ed operatori della locale casa di riposo per anziani di Anzi.
Martedì 5 maggio 2020, verso le ore 10, sulla piattaforma regionale COVID-19 (https://covid19.fascicolo.basilicata.it), in uso ai Comuni per visualizzare le attività relative all’emergenza e che riguardano propri cittadini presi in carico dal sistema regionale, i risultati erano tutti negativi e sono stati comunicati dalla sottoscritta agli interessati che, prima di me, non erano stati contattati da nessuno per la comunicazione che aspettavano con evidente preoccupazione.
Dopo circa due ore la stampa regionale ha diffuso l’informazione che ad Anzi vi erano 4 casi positivi che venivano confermati a quell’ora anche dalla piattaforma regionale COVID-19 (positivi 3 ospiti e una operatrice della casa di riposo); ho quindi contattato nuovamente gli interessati, che erano rilassati per la precedente bella notizia, ai quali ho dovuto dire che i risultati erano cambiati chiedendo loro se fossero stati nel frattempo contattati dall’Asp (cosa che non era avvenuta).
Preso atto della “sorpresa” di questa non comunicazione agli interessati ho provato a mettermi in contatto senza esito positivo con la “task force” regionale al numero verde 800996688, unico numero a mia disposizione.
Ho, quindi, contattato la prefettura per riferirle quanto stava accadendo.
Nel giro di pochissime ore, per la stampa e per i social, Anzi, il paese che mi onoro di rappresentare, è diventato territorio sul quale era in atto una ”emergenza contagio COVID-19”, cosa che ha gettato nel panico assoluto una intera popolazione che in questi due mesi ha osservato scrupolosamente le misure restrittive previste dalle autorità nazionali e regionali; le attività commerciali ivi operanti, sulla base di queste notizie, hanno ricevuto disdette di ordini con un danno, dunque, economico che si aggiungeva a quello psicologico.
Nel frattempo, immediatamente, insieme alla dott.ssa Luciana Albano, ufficiale sanitario, preso atto che dall’inizio del mese di marzo gli ospiti della casa per anziani non avevano ricevuto alcuna visita, abbiamo ricostruito la rete dei contatti dell’operatrice sanitaria risultata positiva e atteso che venissero ripetuti i tamponi.
Nella stessa mattina di martedì 5 maggio sono stati ripetuti i tamponi a tutti gli ospiti e operatori della struttura. Lo stesso accadeva nel Comune di Tolve, dove erano risultati 4 tamponi positivi, ripetuti nella stessa mattina come ad Anzi.
La sera di martedì verso le ore 20.30, telefonicamente, mi è stato comunicato che i risultati dei tamponi erano negativi al pari di quelli del Comune di Tolve.
Anche in questo caso, come accaduto la mattina, la stampa ha dato la notizia della negatività dei tamponi, mentre la sottoscritta non riuscendo ad avere conferma “ufficiale”, ma solo ufficiosa della negatività, ha preferito omettere ogni comunicazione e/o post sui social, deludendo in tal modo la cittadinanza, che era comprensibilmente in ansia per quei risultati; risultati che ho comunicato la mattina di mercoledì 6 maggio quando la dott.ssa Luciana Albano mi ha confermato telefonicamente la negatività di tutti i tamponi e il fatto che nella stessa mattina sarebbero stati ripetuti ai 4 risultati positivi ed ai contatti dell’operatrice sanitaria.
Dalla piattaforma regionale COVID-19 non risultava ancora l’esito negativo, che gentilmente mi è stato comunicato telefonicamente.
Alle ore 20.30 circa di mercoledì 6 maggio, il dott. D’Angola, direttore sanitario dell’Asl di Potenza, telefonicamente, mi ha comunicato la negatività dei 4 tamponi ripetuti e che i risultati dei tamponi eseguiti ai contatti mi sarebbero stati comunicati probabilmente il giorno successivo.
L’esito di questi ultimi tamponi mi è stato comunicato solo nella mattina di domenica 10 maggio, sempre dal dott. D’Angola, in riscontro alla mia ultima richiesta telefonica.
La sottoscritta ha dato notizia dell’esito dei tamponi alla cittadinanza solo in seguito a comunicazioni ufficiali, peraltro ottenute dietro sollecitazione della stessa, pensando in questo modo di non aggiungere eventuali altri errori comunicativi tra istituzioni e cittadini.
Tanto premesso, sollevata insieme a tutta la popolazione dall’esito "ufficiale" della negatività COVID-19 nel nostro Comune, Le chiedo chiarimenti in merito:
- alle modalità di processo nei laboratori dei primi tamponi risultati positivi e poi per due volte negativi;
- alla mancata tempestiva, corretta e ufficiale comunicazione al sindaco dei risultati dei tamponi a fronte di una diffusione di dati riservati e di ripetute violazione della privacy delle persone risultate falsamente positive, che hanno subito un grave danno morale e materiale da questa vicenda di errori ed omissioni;
- all’iter da seguire in caso di positività: chi comunica ufficialmente ai soggetti positivi l’obbligo della quarantena? Chi controlla che questa venga rispettata (nel caso specifico tutto ciò è stato fatto dalla sottoscritta che senza strumenti normativi ha fatto leva ancora una volta sul senso di responsabilità dei cittadini)?
Il Comune di Anzi in questa penosa vicenda è stato “screditato”, è risultato essere l’ultimo a sapere ciò che la legge, il buon senso e il corretto funzionamento dei protocolli in una fase di emergenza sanitaria, sociale e economica prevedono e richiedono.
Per evitare allarmismi e per predisporre ogni misura del caso il sindaco, a mio parere, deve essere avvertito immediatamente e con modalità di certezza istituzionale di ogni risultato che possa turbare la salute pubblica del suo Comune, la privacy sui dati sensibili riguardante la salute dei singoli cittadini e non ultima la pubblica sicurezza.
Mi auguro che questo spiacevolissimo inconveniente “comunicativo” tra enti, che devono necessariamente dialogare nei modi e nei tempi che le leggi prevedono, non sia ripetuto in altri Comuni e serva a chi non ha rispettato i protocolli ufficiali a farlo d’ora in poi con scienza, coscienza e rispetto dell’autorità comunale, che non può apprendere da facebook o dai giornali notizie tanto importanti e sensibili per la serena vita comunitaria.
Certa che Ella vorrà inoltrare il mio disappunto alle autorità che in questa vicenda non hanno ritenuto prioritaria la comunicazione ad un sindaco rispetto a quella alla stampa, in attesa di un suo gradito riscontro, Le porgo i migliori saluti».